Aspetti organizzativi

I Cantoni disciplinano nelle disposizioni cantonali e nel mandato professionale il dovere e anche il diritto alla formazione continua degli insegnanti, ma non ne fissano i contenuti. La durata prescritta varia a seconda del Cantone; talvolta la formazione continua è concretizzata con una certa percentuale dell'orario di lavoro (p.es. 5%). Determinati corsi di formazione continua possono essere dichiarati obbligatori. Di regola la formazione continua deve svolgersi nel tempo libero dalle lezioni. La formazione continua è finanziata principalmente dai Cantoni, ma anche dai Comuni. I corsi di formazione continua possono essere anche interni alla scuola.

Le raccomandazioni della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) in merito alla formazione continua degli insegnanti (Recommandations relatives à la formation continue des enseignantes et enseignants) definiscono la formazione continua con parte integrante del mandato professionale degli insegnanti. Al contempo la formazione continua deve anche consentire agli insegnanti di sviluppare la propria carriera professionale. Nell'ordinanza sulla formazione professionale, la formazione continua è definita per gli insegnanti delle scuole professionali del livello secondario II come parte integrante dello sviluppo della qualità che ogni istituto di formazione deve garantire.

A parte le alte scuole pedagogiche, anche altre università, servizi cantonali di formazione continua e istituzioni private propongono corsi di formazione continua destinati al personale insegnante:

• Le alte scuole pedagogiche e l'Istituto universitario federale per la formazione professionale (IUFFP) hanno anche il compito di offrire corsi di formazione continua; l'offerta varia da corsi della durata di poche ore a cicli di studio della durata di diversi semestri. Secondo l'offerta è possibile ottenere un Master of Advanced Studies (MAS), un Diploma of Advanced Studies (DAS), un Certificate of Advanced Studies (CAS) o un attestato di partecipazione al corso. Tra le possibilità offerte si può citare ad esempio l’educazione e la formazione di bambini di età compresa tra 4 e 8 anni (CAS), l’insegnamento bilingue (CAS), il sostegno integrativo (CAS), l’interculturalità nella didattica delle lingue (CAS) o l'educazione sessuale (CAS, DAS, MAS). Le formazioni complementari e continue per la professione d'insegnante possono essere riconosciute a livello nazionale dalla CDPE. Queste formazioni complementari abilitano gli insegnanti ad assumere funzioni impegnative nella loro scuola, come ad es. funzioni direttive o nel settore dello sviluppo pedagogico della scuola). Finora la CDPE ha emanato un profilo per la formazione complementare destinata ai formatori nel settore dell’integrazione dei media, immagini e tecnologie dell'informazione e della comunicazione (MITIC), un altro per la formazione di insegnanti specializzati in informazione scolastica e professionale e un altro ancora per la formazione complementare da direttore di istituto scolastico. Gli insegnanti delle scuole professionali del livello secondario II e delle scuole specializzate superiori approfittano delle offerte riconosciute dell’IUFFP.

• Per la formazione continua degli insegnanti delle scuole di maturità e degli insegnanti di materie della maturità professionale le alte scuole pedagogiche costituiscono le principali istituzioni di formazione continua.

Incentivi per la partecipazione alle attività di sviluppo professionale continuo

La grande maggioranza dei Cantoni prevede l'obbligo di formazione continua degli insegnanti. La formazione continua può aprire nuove prospettive professionali, consentendo per esempio di insegnare una nuova materia o ad un altro livello scolastico oppure di assumere nuove mansioni (direzione della scuola, promozione degli allievi particolarmente dotati, TIC, scelta della professione ecc.).

Una parte delle offerte di formazione continua serve agli insegnanti anche a gestire meglio le sfide nell'insegnamento (approccio all'eterogeneità, lavoro di squadra ecc.) oppure a valutare e applicare meglio le proprie possibilità e risorse (prevenzione del burnout, gestione dei conflitti, impostazione della carriera ecc.).

La frequenza di corsi di formazione continua può avere un influsso sul salario se essa conduce allo svolgimento di nuovi compiti o di una nuova funzione.