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EACEA National Policies Platform:Eurydice
Offerta separata per i bisogni educativi speciali nell'educazione dell'infanzia e nell'istruzione scolastica

Switzerland

12.Sostegno educativo e orientamento

12.2Offerta separata per i bisogni educativi speciali nell'educazione dell'infanzia e nell'istruzione scolastica

Last update: 6 September 2018

Definizione dei destinatari

Come previsto dall'Accordo intercantonale sulla collaborazione nel settore della pedagogia speciale (concordato sulla pedagogia speciale), l’integrazione degli allievi disabili va preferita alle soluzioni separative. Tuttavia l'integrazione avviene solo se il benessere e le possibilità di sviluppo dell'allievo lo consentono. Gli allievi per i quali un'integrazione in una classe della scuola regolare non costituisce una soluzione adeguata hanno la possibilità di frequentare una scuola speciale che risponde alle loro esigenze.

Le scuole speciali sono istituti della scuola obbligatoria, specializzati per forme specifiche di disabilità o difficoltà specifiche di apprendimento o di comportamento. Esistono, per esempio, scuole speciali per disabilità mentali, per allievi con difficoltà di apprendimento, per bambini gravemente invalidi o infermi, audiolesi, con disturbi del linguaggio, non vedenti e anche per gli allievi colpiti da malattie croniche (accompagnamento scolastico negli ospedali). I cantoni sono liberi di organizzare a proprio piacimento le scuole speciali ma in ogni caso devono poter garantire la possibilità di frequentare una tale scuola.

 

Condizioni di ammissione e scelta degli istituti

Le scuole speciali accolgono esclusivamente bambini e giovani aventi diritto a misure intensificate. Le misure intensificate sono caratterizzate da alcuni o tutti i seguenti aspetti:

  • una lunga durata
  • un'intensità sostenuta
  • un livello elevato di specializzazione degli operatori
  • conseguenze decisive per la vita quotidiana, l'ambiente sociale o il curriculum del bambino o del giovane

Per l'assegnazione di misure intensificate l'Accordo intercantonale sulla collaborazione nel settore della pedagogia speciale (concordato sulla pedagogia speciale) mette a disposizione di tutti i cantoni la procedura di valutazione standardizzata (PVS) per la determinazione delle esigenze individuali. Per i cantoni che hanno aderito al concordato, il ricorso a questo strumento è obbligatorio.  La procedura di valutazione si orienta al modello della International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF), elaborato dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e in particolare alla versione concepita per i bambini e gli adolescenti (ICF-CY). Essa consente la raccolta sistematica delle informazioni pertinenti per la determinazione delle esigenze individuali. L’approccio adottato è pluridimensionale: criteri isolati non sono sufficienti per avviare una misura. Si tratta invece di determinare quali sono le esigenze effettive sulla base di obiettivi di sviluppo e di formazione trasparenti. La procedura di valutazione consta di due fasi standardizzate. Ognuna delle fasi comprende diversi elementi sulla base dei quali vengono raccolte informazioni relative a diversi campi.

1. Valutazione di base Nella valutazione di base si rileva lo stato attuale del bambino. La valutazione comprende i seguenti elementi:

  • dati personali (bambino e titolari dell'autorità parentale)
  • dati sull'iscrizione alla procedura e questioni sollevate
  • ambiente di sostegno attuale
  • contesto familiare
  • rilevamento del funzionamento (breve lista delle attività, della partecipazione e delle funzioni corporali)
  • rilevamento per categoria (diagnosi principale e accessoria, descrizione dei problemi)

2. Valutazione delle esigenze individuali In questa fase della procedura si confronta la situazione attuale con quella auspicata. La valutazione comprende i seguenti elementi:

  • definizione degli obiettivi di sviluppo e formazione
  • stima delle esigenze (misure di pedagogia speciale, consulenza e sostegno, assistenza, misure a carattere medico)
  • raccomandazioni (luogo principale di sostegno, misure)

Una terza fase (valutazione delle esigenze e processo decisionale) non viene attuata nella PVS. Di fatto, poiché ogni cantone ha le proprie prescrizioni legali, le regolamentazioni possono variare da un cantone all'altro. L’autorità scolastica cantonale designata dalla legge decide, basandosi sulla valutazione di base e sulla valutazione delle esigenze individuali, se il bambino o il giovane in questione debba frequentare una scuola speciale o meno. I titolari dell'autorità parentale e gli allievi hanno diritto a vedere soddisfatte le esigenze individuali rilevate. Una volta stabilito il diritto a delle misure, il cantone è tenuto a proporre l'offerta di pedagogia speciale adeguata, ma i titolari dell'autorità parentale non possono scegliere l'organo di esecuzione. Queste decisioni di ordine organizzativo rientrano nell'ambito di responsabilità dell'autorità cantonale competente. Per contro, è importante che le persone che esercitano l'autorità parentale possano partecipare al processo di attribuzione. Questo principio vale sia per la procedura di valutazione che per la scelta delle misure o dell'istituto. Nei cantoni più piccoli l'offerta di scuole speciali è minima o inesistente. In tali casi è possibile ricorrere a offerte extracantonali.

La frequenza di una scuola speciale può essere combinata con un'offerta di assistenza a carattere residenziale in strutture diurne. Una persona può anche frequentare due diversi setting. Per esempio: un'allieva frequenta due giorni la settimana la scuola regolare e i tre giorni rimanenti una scuola speciale (integrazione a tempo parziale).

 

Livelli e gruppi d'età

Le scuole speciali sono suddivise in livelli che dipendono in buona misura dalla natura delle esigenze educative particolari o dal genere di disabilità e dal numero di allievi presenti. Ciò vale anche per la mescolanza delle età nelle classi. Di regola le classi vengono formate in funzione della natura delle esigenze educative particolari o del genere di disabilità. Spesso bambini e giovani di età diversa frequentano la stessa classe. È normale raggruppare gli anni dal primo al terzo, dal quarto al sesto e dal settimo al nono. Ogni classe accoglie di regola tra cinque e otto allievi.

 

Piani di studio, materie

Le scuole speciali non seguono piani di studio ufficiali vincolanti. La materia da insegnare viene adattata alle capacità degli allievi. L’accento è posto in misura particolare sull’acquisizione delle competenze fondamentali – sia nel campo delle tecniche culturali (lettura, scrittura e calcolo) sia in quello delle capacità essenziali per lo sviluppo del bambino in relazione alla sua autonomia e alla sua integrazione nella società (motorica, percezione, linguaggio, competenze emozionali e sociali).

Gli obiettivi di apprendimento e ciò che si richiede agli allievi viene adattato individualmente alle loro capacità e sono prescritti in misura sempre crescente piani di sviluppo individuali. Gli obiettivi di apprendimento dipendono essenzialmente dalla natura della disabilità: una carenza sensoriale o fisica non implica a priori la limitazione dell'apprendimento cognitivo. In questo caso, per raggiungere gli obiettivi della scuola regolare vengono messi a disposizione mezzi d'insegnamento speciali e strumenti ausiliari adeguati.  Nel caso in cui la limitazione dello sviluppo e della capacità di apprendimento di un allievo non gli consente di seguire il piano di studi della scuola regolare, gli obiettivi di apprendimento fissati mirano soprattutto a raggiungere la maggiore autonomia e la migliore integrazione sociale possibili.


 

Metodi d'insegnamento e strumenti didattici

I metodi d’insegnamento, sia delle scuole speciali che di quelle ordinarie, tengono conto della natura della disabilità o delle esigenze educative particolari degli allievi. L’accompagnamento e il sostegno individuali hanno un ruolo centrale. L’insegnamento nelle scuole speciali viene dispensato in piccoli gruppi o in modo individuale. Le classi accolgono per lo più da cinque a otto allievi.

Nel quadro della scolarizzazione integrativa, gli allievi possono beneficiare di misure di sostegno collettive o individuali. L’organizzazione dell'insegnamento può assumere diverse forme:

  • l'insegnante ordinario lavora da solo con la classe nella quale si trovano anche bambini con esigenze educative particolari. Gli insegnanti specializzati contribuiscono a sviluppare il sostegno integrativo e a gestire le forme d'insegnamento. Quando si presentano difficoltà, gli insegnanti ordinari possono fare appello agli insegnanti specializzati;
  • gli insegnanti regolari insegnano con l'aiuto degli insegnanti specializzati; sono possibili diverse forme di team teaching;
  • gli insegnanti specializzati insegnano parte del tempo in una stanza separata a un gruppo di allievi con esigenze particolari;
  • gli insegnanti specializzati insegnano parte del tempo in una stanza separata a un gruppo misto di allievi;
  • gli insegnanti specializzati insegnano parte del tempo in una stanza separata a un solo allievo con esigenze particolari; (sostegno individuale, procedimento diagnostico).

 

Passaggio di classe

Nelle scuole speciali, generalmente gli allievi sono ammessi alla classe successiva; non vi sono regolamentazioni in merito alla loro promozione. È possibile anche passare da una scuola speciale a una scuola regolare. Il procedimento di valutazione preferito nella pedagogia speciale è una valutazione continua e formativa che permette di dare feedback agli allievi e ai titolari dell'autorità parentale. L’evoluzione di ogni bambino e di ogni giovane è descritta in un rapporto di valutazione che viene steso alla fine del semestre o dell'anno scolastico. Gli esami di fine anno e le pagelle con i voti sono piuttosto rari.

Gli allievi integrati nella scuola regolare e che seguono un piano di studi ordinario sono valutati come tutti gli altri allievi. Gli allievi disabili possono richiedere misure di compensazione degli svantaggi. Tali misure possono assumere forme diverse:

  • prolungamento del tempo accordato per passare un esame
  • accompagnamento da parte di una terza persona, per esempio da un interprete della lingua dei segni durante un esame orale, nel caso di un allievo audioleso
  • gestione individuale delle pause
  • esame orale al posto di quello scritto o viceversa
  • messa a disposizione di strumenti di lavoro specifici (computer, registratore audio ecc.)
  • adattamento dei supporti o delle forme d'esame

 

Certificato

Nel campo della scuola obbligatoria non vi sono certificati finali. A livello secondario II, agli allievi con bisogni educativi particolari delle scuole di formazione generale e della formazione professionale di base sono assegnati gli stessi certificati degli altri allievi. Nella formazione professionale di base i discenti con difficoltà di apprendimento o leggera disabilità possono ottenere un certificato federale di formazione pratica oppure in caso di maggiori difficoltà di apprendimento o di rendimento possono svolgere una formazione pratica (FPra), la quale tuttavia non è riconosciuta a livello federale.

 

 

Riferimenti

Accordo intercantonale sulla collaborazione nel settore della pedagogia speciale