Tipi di istituti
L'istruzione secondaria inferiore è offerta dalle scuole secondarie di primo grado, sia statali che paritarie presenti in modo generalizzato su tutto il territorio nazionale.
Per garantire un processo di continuità didattica nell'ambito dello stesso ciclo di istruzione è prevista la possibilità di creare, sotto la direzione di un unico Dirigente scolastico, istituti comprensivi costituiti da scuole primarie, scuole secondarie di primo grado e anche scuole dell'infanzia.
È ammessa anche la possibilità di assolvere l'obbligo di istruzione nella modalità della scuola familiare, o presso una scuola meramente privata, né statale e né paritaria.
Accessibilità geografica
La Costituzione italiana stabilisce che lo Stato ha il dovere di rendere possibile la frequenza della scuola a tutti i giovani residenti sul territorio nazionale, indipendentemente dalla collocazione geografica del luogo di residenza e dalle condizioni socio-economiche individuali (artt. 33-34).
Al raggiungimento di questo fine sono impegnate le amministrazioni statali centrali e periferiche, le amministrazioni regionali, provinciali e locali (Comuni).
Le funzioni di programmazione dell’offerta formativa e della rete scolastica sono attribuite alle Regioni, in modo da realizzare il più razionale utilizzo delle risorse insieme alla migliore efficacia del sistema.
Per favorire la frequenza scolastica da parte di tutti e realizzare il diritto allo studio di ciascuno, la normativa prevede servizi e sostegni di vario tipo. Tra questi il servizio di trasporto scolastico, la cui organizzazione per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado, è di competenza dei Comuni secondo i criteri stabiliti dalle leggi regionali sul diritto allo studio.
Requisiti di ammissione e scelta della scuola
Gli alunni in possesso dell’attestato finale di ammissione rilasciato al termine della scuola primaria hanno l'obbligo di iscrizione alla scuola secondaria di primo grado. Gli alunni delle scuole statali o paritarie non devono sostenere alcun esame conclusivo per passare dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado, in quanto gli esami vengono sostenuti solo a conclusione di ogni ciclo di istruzione (il primo ciclo si conclude con l'ultimo anno di istruzione secondaria di primo grado).
Gli alunni che provengono da una scuola meramente privata o familiare, accedono all'istruzione secondaria di primo grado a seguito del superamento di un esame di idoneità sostenuto presso una scuola statale o paritaria. Comunque, i candidati devono essere in possesso del titolo di ammissione alla prima classe della scuola secondaria di primo grado.
In generale, la scelta della scuola da parte delle famiglie è libera. Tuttavia limitazioni possono essere stabilite in relazione alle capacità ricettive delle strutture edilizie o agli organici assegnati alle singole scuole dall'Amministrazione scolastica. In caso di richieste di iscrizioni superiori alle capacità ricettive o agli organici, i criteri di accettazione delle domande sono stabiliti dalle singole scuole. Dato che si tratta di un livello obbligatorio di istruzione, deve essere comunque garantito a tutti il diritto allo studio, attraverso forme di coordinamento a livello territoriale fra scuole e Enti locali. La domanda di iscrizione viene trasmessa direttamente dalla scuola primaria di appartenenza alla scuola secondaria di primo grado prescelta.
All'atto dell'iscrizione i genitori e gli studenti firmano il 'Patto di corresponsabilità', un documento che definisce in modo dettagliato i diritti e i doveri della scuola, delle famiglie e degli studenti (es. uso dei telefonini e di altri dispositivi elettronici a scuola).
Livelli di età e gruppi di alunni
La scuola secondaria di primo grado ha la durata di 3 anni e, in genere, è frequentata da ragazzi di età compresa fra gli 11 e i 14 anni. In futuro, in seguito alla possibilità di iscrizione anticipata a partire dalla scuola dell'infanzia, la scuola secondaria di primo grado potrà essere frequentata anche da ragazzi di 10 anni.
Le classi sono organizzate in base all'età. Le prime classi sono formate da un minimo di 18 a un massimo di 27-28 alunni, mentre le classi seconde e terze devono essere costituite da un minimo di 20 alunni.
Questi limiti possono essere variati entro il limite del 10%. Di norma il numero massimo di alunni per classe è ridotto a 20 nel caso siano presenti alunni disabili.
Nelle scuole operanti nei comuni montani o nelle piccole isole, o nelle aree con presenza di minoranze linguistiche, il numero minimo di alunni per la costituzione di una classe è ridotto a 10. Se la popolazione scolastica è in numero così esiguo da non consentire il funzionamento di classi distinte per età degli alunni, è possibile costituire classi con alunni di età diverse. Il fenomeno, assolutamente marginale, riguarda oggi un limitatissimo numero di alunni.
In una classe ci sono più insegnanti specialisti, che insegnano una materia o più discipline. Le discipline insegnate nei 3 anni di scuola secondaria di primo grado sono: italiano, inglese e seconda lingua comunitaria, storia, geografia, matematica, scienze, musica, arte e immagine, educazione fisica, tecnologia, religione cattolica (facoltativa per gli studenti).
In genere, gli insegnanti seguono la classe per tutto il percorso di tre anni.
Organizzazione dell'anno scolastico
Il Ministero dell'istruzione definisce ogni anno le scadenze per lo svolgimento degli esami conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione e il calendario delle festività a rilevanza nazionale (Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297). Le singole Regioni determinano il calendario scolastico (inizio e fine delle lezioni, periodi di chiusura delle scuole in coincidenza delle festività nazionali, altri periodi di vacanza) per adattarlo alle esigenze del proprio territorio (Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112). Ogni anno, il Ministero pubblica sul proprio sito un prospetto riassuntivo di tutti i calendari scolastici per Regione.
L’anno scolastico ha inizio il 1° settembre e termina il 31 agosto. Le attività didattiche, comprensive anche degli scrutini e degli esami, nonché delle attività di aggiornamento del personale, si svolgono nel periodo compreso tra il 1° settembre e il 30 giugno. Allo svolgimento delle lezioni devono essere assegnati almeno 200 giorni. Ai fini della valutazione degli alunni, l’anno scolastico può essere suddiviso in due o tre periodi (quadrimestri o trimestri), con decisione del Collegio dei docenti, valida per tutte le classi della stessa scuola.
A livello centrale viene definito il monte orario minimo e massimo delle attività didattiche. Attualmente, l'orario annuale minimo è di 990 ore, corrispondenti a 30 ore settimanali (DPR 89/2009). Sono possibili i seguenti modelli di orario settimanale:
- il 'tempo ordinario', costituito da 30 ore settimanali (29 ore più 1 ora media a settimana per attività di approfondimento in materie letterarie), corrispondenti all'orario obbligatorio annuale di 990 ore;
- il 'tempo prolungato', costituito da una media di 36 ore settimanali o, in via eccezionale, 40 ore comprensive del tempo destinato alla mensa.
Al momento dell'iscrizione le famiglie esprimono la propria preferenza per uno dei due modelli di orario.
Organizzazione dell'orario settimanale e giornaliero
L’orario settimanale e giornaliero, con la distribuzione delle attività nei vari giorni della settimana viene deliberato dal consiglio di circolo/consiglio di istituto.
Le lezioni devono essere distribuite su un minimo di 5 giorni a settimana, ma le scuole hanno autonomia per quanto riguarda l'organizzazione dell'orario giornaliero. In genere, le scuole applicano un orario delle lezioni comprensivo anche del sabato.
L'accoglienza extrascolastica degli alunni prima o dopo le lezioni è un servizio gestito dai Comuni ed è condizionato dalle richieste dell'utenza e dalla disponibilità, finanziaria e di personale, delle Amministrazioni locali. A questo livello di istruzione l’accoglienza extrascolastica non è comune.
La tabella sottostante riporta, a puro titolo esemplificativo, un'ipotesi di organizzazione oraria basata sull'orario settimanale di 30 ore, escluso il sabato
Pre-scuola | Durata delle lezioni | Pausa pranzo | Durata delle lezioni | Post-scuola | |
Lunedì | - | 8.00-14.00 | - | - | - |
Martedì | - | 8.00-14.00 | - | - | - |
Mercoledì | - | 8.00-14.00 | - | - | - |
Giovedì | - | 8.00-14.00 | - | - | - |
Venerdì | - | 8.00-14.00 | - | - | - |
Sabato | - | - | - | - | - |
La tabella sottostante riporta, a puro titolo esemplificativo, un'ipotesi di organizzazione oraria basata sull'orario settimanale di 36 ore, incluso il sabato
Pre-scuola | Durata delle lezioni | Pausa pranzo | Durata delle lezioni | Post-scuola | |
Lunedì | - | 8.15-13.15 | 13.15-14.15 | 14.15-16.15 | - |
Martedì | - | 8.15-13.15 | - | - | - |
Mercoledì | - | 8.15-13.15 | 13.15-14.15 | 14.15-16.15 | - |
Giovedì | - | 8.15-13.15 | - | - | - |
Venerdì | - | 8.15-13.15 | 13.15-14.15 | 14.15-16.15 | - |
Sabato | - | 8.15-13.15 | - | - | - |