La riforma del sistema di istruzione degli adulti è stata gradualmente applicata a partire dall’a.s. 2013/2014. Nell’a.s. 2014/2015 la riorganizzazione dei centri ha preso avvio con l’attivazione dei primi CPIA. La riforma è entrata pienamente a regime a partire dall’a.s. 2015/2016, anno in cui sono stati istituiti su tutto il territorio nazionale i CPIA e i corsi di II livello.
Come previsto dal decreto di riforma, la messa a regime del nuovo sistema di istruzione degli adulti è stata, da un lato, definita da “Linee guida” e dall’altro accompagnata da “misure nazionali di sistema”. Nell’anno 2015 sono state infatti emanate le “Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti” e contestualmente è stato stabilito il “Piano PAIDEIA” come insieme di “misure nazionali di sistema”. Pertanto, quest’ultimo è stato riconosciuto, al pari delle “Linee guida”, come una infrastruttura strategica fondamentale per l’attuazione del nuovo sistema di istruzione degli adulti.
Il piano PAIDEIA è un piano triennale finalizzato alla progettazione e realizzazione di attività di aggiornamento a sostegno dell’autonomia dei CPIA, destinate al personale in servizio presso i CPIA medesimi e presso le istituzioni scolastiche dove sono erogati i percorsi di II livello. I soggetti attuatori del Piano sono l’Indire, l’Invalsi e gli Uffici Scolastici Regionali.
A partire dall’anno scolastico 2017/2018 l’anagrafe nazionale degli studenti ha contenuto, oltre ai dati degli alunni di tutte le scuole, anche quelli degli iscritti ai percorsi di istruzione degli adulti, consentendo così il completamento e la messa a regime, in maniera organica e sistematica, del nuovo sistema di istruzione degli adulti.
In particolare sono stati rilevati i dati relativi ai frequentanti:
- i percorsi di istruzione di I livello (primo periodo didattico e secondo periodo didattico)
- i percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana
- gli interventi di ampliamento dell'offerta formativa.
La trasmissione dei dati ha riguardato anche i percorsi svolti presso gli istituti penitenziari.