I Centri provinciali per l’istruzione degli adulti - CPIA offrono:
- percorsi di primo livello suddivisi in due periodi didattici:
- il primo permette di conseguire il titolo di studio conclusivo del primo ciclo;
- il secondo permette di conseguire la certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo di istruzione relative alle attività e insegnamenti generali comuni a tutti gli indirizzi degli istituti professionali e degli istituti tecnici.
- percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana destinati agli adulti stranieri e finalizzati al conseguimento di un titolo attestante il raggiungimento di un livello di conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello A2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa.
Gli istituti di istruzione secondaria di II grado offrono:
- percorsi di istruzione di secondo livello finalizzati al conseguimento del diploma di istruzione tecnica, professionale e artistica. Sono suddivisi in tre periodi didattici rispettivamente riferiti al primo biennio, secondo biennio e quinto anno dei corrispondenti indirizzi di scuole.
Tutti i percorsi sono organizzati in modo da consentire la personalizzazione dell’iter formativo sulla base di un Patto formativo individuale, che viene definito previo riconoscimento dei saperi e delle competenze formali, informali e non formali possedute dall’adulto.
Una Commissione si occupa di attivare – su richiesta dell’adulto – un percorso articolato in tre fasi (identificazione, validazione, attestazione) finalizzato proprio alla definizione del Patto formativo individuale:
- la fase dell’identificazione prevede l’individuazione e la messa in trasparenza delle competenze degli adulti acquisite nell’ambito dell’apprendimento formale, non formale e informale;
- la fase della valutazione prevede l’accertamento del possesso delle competenze degli adulti acquisite nei suddetti contesti;
- la fase dell’attestazione prevede il rilascio del certificato di riconoscimento dei crediti per la personalizzazione del percorso. In questa ultima fase, la Commissione certifica il possesso delle competenze individuate e valutate nelle fasi precedenti e le riconosce come crediti riconducibili ad una o più competenze attese al termine del percorso richiesto dall’adulto al momento dell’iscrizione.
Con il Patto formativo individuale viene formalizzato il percorso di studio personalizzato (PSP) relativo al periodo didattico del percorso richiesto dall’adulto al momento dell’iscrizione.
La riforma ha introdotto anche le Unità di apprendimento (Uda) come unità di misura e costruzione per la progettazione dei percorsi di istruzione. Le Uda sono orientate non ai contenuti ma ai risultati di apprendimento, i quali sono declinati in termini di conoscenze, abilità e competenze e sono erogabili anche a distanza per gruppi di livello consentendo la personalizzazione didattico-formativa.
Sono previste le seguenti misure relative al carico di lavoro e al monte ore per rispondere alle necessità dell’utenza:
- Attività di accoglienza e orientamento finalizzate alla definizione del patto formativo individuale per un massimo del 10% del monte ore totale;
- Riconoscimento dei crediti acquisiti, delle conoscenze e competenze del discente, acquisite in contesti formali, informali e non formali;
- Personalizzazione del percorso di studi legato al livello del corso, che può anche essere completato l’anno successivo, in base al patto formativo individuale;
- Monte ore complessivo pari al 70% del monte ore previsto per i corsi di studi ordinari;
- Apprendimento a distanza corrispondente ad un massimo del 20% del monte ore totale.
Offerta per migliorare i risultati nelle competenze di base
I percorsi di istruzione di I livello sono finalizzati al conseguimento del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione (primo periodo didattico) e della certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base legate all’obbligo di istruzione, relative alle attività e agli insegnamenti generali comuni a tutti gli indirizzi degli istituti professionali e degli istituti tecnici (secondo periodo didattico).
Gli esiti dei percorsi di istruzione di I livello vengono definiti “risultati di apprendimento”, e sono stati raggruppati nei seguenti assi culturali:
- asse dei linguaggi,
- asse storico-sociale,
- asse matematico
- asse scientifico-tecnologico.
I risultati di apprendimento attesi al termine del I livello sono declinati, per ciascun periodo didattico, in specifiche competenze, conoscenze e abilità, che si riferiscono ai corrispondenti assi culturali.
Possono iscriversi ai corsi di I livello coloro che hanno compiuto i 18 anni di età, anche con cittadinanza non italiana, che non sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione o che non hanno le competenze di base connesse all’obbligo di istruzione. Inoltre, possono iscriversi coloro che hanno compiuto il sedicesimo anno di età e che non sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione. In presenza di esigenze particolari ed eccezionali, e previa sottoscrizione di apposito accordo tra Ufficio scolastico regionale e Regione, è possibile l’iscrizione dei quindicenni.
Al termine del primo periodo didattico è necessario avere acquisito una serie di competenze che costituiscono una premessa indispensabile per conseguire i risultati di apprendimento previsti al termine del secondo periodo didattico.
I percorsi di I livello relativi al primo periodo didattico hanno un orario complessivo di 400 ore. Nel caso in cui il discente non sia in possesso della certificazione conclusiva della scuola primaria, l’orario complessivo può essere incrementato fino a un massimo di ulteriori 200 ore per l’acquisizione delle competenze di base del livello primario di istruzione.
Il secondo periodo didattico prevede l’acquisizione di un’altra serie aggiuntiva di competenze. I risultati di apprendimento fanno riferimento a quelli previsti per il primo biennio comune dei percorsi di istruzione tecnica e professionale (obbligo scolastico). I percorsi di I livello relativi al secondo periodo didattico hanno un orario complessivo di 825 ore, destinato allo svolgimento delle attività e degli insegnamenti generali comuni a tutti gli indirizzi degli istituti professionali e degli istituti tecnici.
I percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana, destinati agli adulti stranieri, sono finalizzati al conseguimento di un titolo che attesta il raggiungimento di un livello di conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello A2 del Quadro europeo di riferimento per le lingue, elaborato dal Consiglio d’Europa.
Possono iscriversi ai suddetti percorsi gli adulti con cittadinanza non italiana in età lavorativa, anche in possesso di titoli di studio conseguiti nei paesi di origine.
Offerta per conseguire una qualifica riconosciuta in età adulta
I percorsi di istruzione di II livello hanno come obiettivo il conseguimento del diploma di istruzione secondaria superiore di tipo tecnico, professionale e artistico, e si svolgono negli istituti scolastici che offrono tali specializzazioni.
I percorsi di II livello di istruzione tecnica e professionale si articolano in tre periodi didattici strutturati nel modo seguente:
- primo periodo didattico, finalizzato all’acquisizione della certificazione necessaria per essere ammessi al secondo biennio dei percorsi degli istituti tecnici o professionali relativi all’indirizzo scelto dallo studente;
- secondo periodo didattico, finalizzato all’acquisizione della certificazione necessaria per essere ammessi all’ultimo anno dei percorsi degli istituti tecnici o professionali relativi all’indirizzo scelto dallo studente;
- terzo periodo didattico finalizzato all’acquisizione del diploma di istruzione tecnica o professionale relativi all’indirizzo scelto dallo studente.
Possono iscriversi ai percorsi di II livello coloro che hanno compiuto i 18 anni di età anche con cittadinanza non italiana, che sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione. Inoltre possono iscriversi coloro che hanno compiuto il sedicesimo anno di età e che, già in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione, dimostrano di non poter frequentare il corso diurno. L’iscrizione è garantita prioritariamente a coloro che intendono conseguire un titolo di studio di livello superiore a quello già posseduto, ferma restando la possibilità a fronte di motivate necessità di consentire, nei limiti dei posti disponibili, l’iscrizione anche agli adulti già in possesso di un titolo di studio conclusivo dei percorsi del secondo ciclo.
Offerta indirizzata alla transizione nel mercato del lavoro
La formazione erogata dai CPIA si prefigge l’obiettivo di contribuire all’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze che siano concretamente capitalizzabili nel percorso di vita dell’adulto. Lo sviluppo delle competenze possedute può così determinare un effetto moltiplicatore che incide sul benessere civico e sociale, incrementando l’accesso al mondo del lavoro. L’interazione tra il mondo del lavoro e il sistema di istruzione-formazione vede il coinvolgimento attivo sia di soggetti pubblici sia privati.
Il sistema pubblico di certificazione delle competenze, ancorato a classificazioni e repertori codificati a livello internazionale, nazionale e regionale, unitamente al Quadro delle qualifiche europee (EQF) e al sistema di trasferimento dei crediti (ECVET) sono i principali strumenti di riferimento su cui si muove l’ampliamento dell’offerta formativa.
L’Accordo per l’ampliamento dell’offerta formativa può essere stipulato con le Regioni, con specifico riferimento agli assessorati di competenza, con gli enti locali e/o con soggetti pubblici e privati. Il suo fine è ampliare e implementare l’offerta formativa con iniziative legate alle finalità dei CPIA, finalità ancorate e determinate dal contesto culturale, sociale ed economico del territorio.
Offerta di istruzione per adulti aperta a tutti (liberal/popular adult education)
Non sono presenti a livello nazionale tali tipologie di offerta per adulti finanziata con fondi pubblici.
Altre tipologie di offerta per adulti finanziata con fondi pubblici
La riforma dell’istruzione degli adulti include anche i percorsi di istruzione degli adulti negli istituti di prevenzione e pena, che sono finalizzati a rieducare il detenuto alla convivenza civile attraverso azioni positive capaci di aiutarlo nella definizione del proprio progetto di vita e nell’assunzione di responsabilità verso se stessi e la società.
La programmazione dei percorsi negli istituti di prevenzione e pena deve rendere compatibili i nuovi assetti organizzativi e didattici con i tempi ed i luoghi della detenzione e con la specificità dell’utenza, e deve utilizzare metodi adeguati alla condizione dei soggetti.
Pertanto, i CPIA e gli istituti secondari superiori devono apportare i necessari adattamenti organizzativi in relazione alla domanda formativa degli adulti in carcere, alla peculiarità dei luoghi di apprendimento, e alla variabilità dei tempi di detenzione.
I CPIA e gli istituti scolastici possono, nell’ambito della loro autonomia, realizzare accordi specifici, ad esempio, per la promozione di attività di aggiornamento e formazione del personale, per l’allestimento di laboratori didattici, il potenziamento delle biblioteche, e per interventi di recupero, integrazione e sostegno dei minori e degli adulti anche dopo la loro uscita dal carcere.
Normativa di riferimento
Ordinanza Ministeriale, n.455/1997 (Istituzione dei Centri Territoriali Permanenti)
Legge del 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge finanziaria 2007, cfr. art. 1, comma 632)
Decreto ministeriale, 25 ottobre 2007 (Riorganizzazione dei centri territoriali permanenti per l'educazione degli adulti e dei corsi serali)
Legge del 28 giugno 2012, n. 92 (Riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita)
Decreto del Presidente della Repubblica, 29 ottobre 2012, n. 263 (Norme generali per la ridefinizione dell'organizzazione didattica dei Centri d'istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali)
Decreto Legislativo n. 13/2013 (Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze)
Decreto Interministeriale, 12 marzo 2015 (Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento, Piano di attività per l’innovazione dell’Istruzione degli Adulti, P.A.I.D.E.I.A)Decreto Interministeriale, 30 giugno 2015 (Definizione di un quadro operativo per il riconoscimento a livello nazionale delle qualificazioni regionali e delle relative competenze, nell'ambito del Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali)
Decreto Interministeriale, 8 gennaio 2018 (Istituzione del Quadro nazionale delle qualificazioni rilasciate nell'ambito del Sistema nazionale di certificazione delle competenze)