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Italy

4.Italia:Educazione e cura della prima infanzia

4.1Accesso

Last update: 18 January 2021

Garanzia del posto

Il sistema integrato 0-6 è organizzato in due tipi di offerta distinti in base all’età dei bambini:

  • I servizi educativi per l’infanzia per bambini di età inferiore a tre anni;
  • Le scuole dell’infanzia per bambini di età compresa fra tre e sei anni.

In nessuno dei due livelli educativi la frequenza è obbligatoria e non esiste un diritto al posto in nessuno dei contesti relativi all’educazione e cura della prima infanzia.

L’offerta per il livello 0-3 è distribuita in modo disomogeneo sul territorio nazionale, in conseguenza della varietà delle politiche degli enti locali (Comuni), delle aziende che promuovono interventi per facilitare la conciliazione tra esigenze familiari e impegni lavorativi dei dipendenti, o dell’iniziativa privata o privato-sociale.

Nonostante la scuola dell’infanzia per bambini dai 3 ai 6 anni di età non sia obbligatoria, da tempo lo Stato ha adottato la politica della generalizzazione, ossia della apertura di scuole dell’infanzia nei luoghi che ne sono ancora privi o dove, pur esistendo, non sono in grado di accogliere tutte le richieste.

Infine, per venir incontro alle esigenze delle famiglie, in mancanza di altri servizi, è possibile anticipare la possibilità di frequenza alla scuola dell’infanzia per i bambini che compiono 3 anni entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento.

Sostenibilità economica

I servizi educativi per bambini di età compresa tra 0 e 3 anni, sia pubblici che privati, sono servizi a domanda individuale e non sono gratuiti. Questo tipo di offerta ha costi di gestione elevati e, di conseguenza, alle famiglie vengono richiesti contributi a volte anche ingenti.

Nelle strutture pubbliche, gli enti locali possono prevedere esenzioni per le famiglie a basso reddito o imporre tasse di importi diversificati in base al reddito familiare. I costi restanti sono a carico delle risorse pubbliche.

Nelle strutture private, le famiglie pagano interamente i costi. Tuttavia, possono essere previsti sconti, ad esempio per fratelli/sorelle che frequentano la stessa struttura. Inoltre, gli enti locali possono, di propria iniziativa o grazie a fondi statali e regionali, applicare esenzioni o riduzioni delle tariffe anche per la frequenza di strutture private.

Le scuole dell’infanzia statali sono, invece, gratuite per tutti i bambini da 3 a 6 anni. Le famiglie pagano dei contributi per i servizi forniti dagli enti locali, come il trasporto, i pasti e il pre- e post-scuola, o per altri costi stabiliti a livello locale. L'importo del contributo dipende normalmente dal reddito familiare e non copre l'intero costo del servizio. Lo stesso vale per le scuole dell’infanzia comunali gestite dagli stessi enti locali.

Le scuole dell’infanzia private, così come quelle in contesto domiciliare, non sono gratuite ed hanno costi variabili a seconda di chi organizza l’offerta.