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Italia:Insegnamento e apprendimento nell'istruzione secondaria superiore generale

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6.Italia:Istruzione secondaria e post-secondaria non terziaria

6.5Italia:Insegnamento e apprendimento nell'istruzione secondaria superiore generale

Last update: 30 June 2021

Curricolo, materie e numero di ore

Indirizzi di studio

L’istruzione secondaria di secondo grado generale dura 5 anni ed è offerta da sei tipi di liceo: liceo artistico, liceo classico, liceo scientifico, liceo linguistico, liceo musicale e coreutico e liceo delle scienze umane.

Dopo un biennio comune, il liceo artistico offre i seguenti indirizzi: arti figurative, architettura e ambiente, design, audiovisivo e multimediale, grafica, scenografia.

Il liceo scientifico offre, oltre al percorso ordinario, anche un'opzione in scienze applicate, mentre il liceo delle scienze umane offre anche un'opzione economico-sociale.

I cinque anni di studio nei licei sono organizzati, solo per fini didattici, in due bienni e in un ultimo anno. I primo biennio ha lo scopo di approfondire e sviluppare conoscenze, abilità e competenze acquisite dallo studente nel primo ciclo di istruzione, che poi vengono ulteriormente sviluppate nel secondo biennio. Nell'ultimo anno gli studenti dovrebbero aver pienamente raggiunto gli obiettivi specifici di apprendimento previsti dal curricolo per ogni indirizzo di studio e aver completato il proprio Profilo educativo, culturale e professionale (Pecup).

I primi due anni del secondo ciclo di istruzione e formazione sono obbligatori. Di conseguenza, al fine di assicurare una formazione equivalente a tutti i percorsi di istruzione, sono stati definiti i saperi e le competenze che tutti gli studenti devono aver acquisito al termine dell'istruzione obbligatoria al di là dei programmi specifici per i diversi percorsi di istruzione secondaria superiore.

Tali saperi e competenze sono organizzati in riferimento a quattro assi culturali: dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico sociale. Saperi e competenze costituiscono, a loro volta, il tessuto per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione di competenze chiave idonee a preparare i giovani alla vita adulta e ad apprendere in tutto l’arco della vita. Le competenze chiave sono: imparare a imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire e interpretare l’informazione.

Curriculum

I curricoli dei licei sono definiti nelle 'Indicazioni nazionali per i licei' del 2010.

Le Indicazioni nazionali stabiliscono gli obiettivi specifici di apprendimento per ciascun tipo di liceo. Gli obiettivi specifici di apprendimento descrivono, per ogni materia, le conoscenze e le abilità che lo studente dovrebbe acquisire e che costituiscono le condizioni indispensabili per lo sviluppo delle competenze. Le Indicazioni nazionali includono anche il Profilo educativo, culturale e professionale (Pecup) dello studente, che rappresenta ciò che uno studente deve conoscere e saper fare al termine di un percorso liceale.

In tutti i licei, nel quinto anno è obbligatorio il CLIL (Content and Language Integrated Learning), l'insegnamento di una disciplina non linguistica in una lingua straniera. Nel liceo linguistico, il CLIL è obbligatorio a partire dalla terza classe e in una seconda lingua straniera a partire dalla quarta classe.

In tutti i licei, ad eccezione del liceo scientifico con opzione in scienze applicate (vedi sotto), l'insegnamento della matematica nel primo e secondo anno include anche l'informatica.

In tutti i licei, la materia 'scienze umane' include biologia, chimica, e scienze della terra.

Educazione civica è materia obbligatoria e trasversale e, dal 2020/2021, ha sostituito 'Cittadinanza e Costituzione' che era stata introdotta nel 2009 (law 92/2019). I contenuti della materia sono organizzati secondo tre pilastri principali:

  • la Costituzione italiana (diritto nazionale e internazionale, organizzazione dello Stato, delle Regioni e degli enti locali);
  • sviluppo sostenibile (tutela dell'ambiente e del patrimonio, educazione alla salute, rispetto per gli animali, principi di protezione civile);
  • cittadinanza digitale (uso responsabile degli strumenti tecnologici, sensibilizzazione verso i rischi, contrasto al linguaggio dell'odio).

All'educazione civica devono essere dedicate almeno 33 ore annuali attraverso l'insegnamento delle altre materie curricolari e senza aumentare il monte orario complessivo. Il Ministero ha pubblicato delle Linee guida specifiche a supporto delle scuole (DM 35/2020, All. A).

L'insegnamento della religione cattolica è facoltativo per gli studenti. Gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con la Conferenza Episcopale Italiana (CEI).

Le scuole, nell'ambito del POF, possono offrire insegnamenti aggiuntivi che devono essere coerenti con il Pecup previsto per ogni liceo. Tali insegnamenti sono facoltativi per gli studenti che, una volta scelto il corso, hanno l'obbligo di frequenza. Le materie facoltative concorrono alla valutazione complessiva.

Gli insegnamenti facoltativi non possono eccedere il 20% dell'orario complessivo previsto per il primo biennio, il 30% dell'orario del secondo biennio e il 20% dell'orario del quinto anno.

Gli insegnamenti facoltativi sono inclusi nel curriculum dello studente in formato digitale. Nel curriculum dello studente sono raccolti tutti i dati sul percorso di studi seguito, le competenze acquisite, l’esperienza di alternanza scuola-lavoro e tutte le attività extra-curricolari svolte (culturali, artistiche, sportive, di volontariato).

In tutti i tipi di liceo, gli studenti del triennio possono impegnare un minimo di 200 ore in attività di alternanza scuola-lavoro, chiamata, a partire dall’a.s. 2018/2019, “Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento”. Tali attività hanno lo scopo di approfondire le conoscenze e competenze degli studenti al fine di aumentare le loro opportunità di inserirsi nel mondo del lavoro e facilitare la scelta per il proseguimento negli studi.

I soggetti coinvolti in queste attività possono essere imprese, soggetti pubblici e privati, inclusi quelli del terzo settore, ordini professionali e istituti pubblici e privati che operano nel settore del patrimonio e delle attività culturali, della musica ed enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI.

Gli studenti possono impegnarsi in questi percorsi durante le vacanze o durante l’anno scolastico, nella forma dell’impresa simulata, anche all’estero.

A livello secondario superiore, le scuole organizzato corsi sulla protezione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per gli studenti che seguono percorsi in alternanza.

Presso le Camere di commercio è istituito un registro delle imprese pubbliche e dei soggetti pubblici e privati che offrono percorsi in alternanza e, per ognuno di essi, il numero di posti disponibili e i periodi in cui è possibile svolgere le attività. Questa area del registro è aperta e la sua consultazione è libera. Le imprese interessate a offrire posti per l’alternanza si devono registrare a un’area specifica del registro delle imprese. Il dirigente scolastico sceglie le imprese dal registro.

Alla fine di ogni anno scolastico, il dirigente scolastico valuta le imprese o gli altri soggetti che hanno sottoscritto accordi con la scuola per questo tipo di percorsi.

Gli studenti, le scuole e tutti i soggetti coinvolti in queste attività devono agire in coerenza con la Carta dei diritti e doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro(ad esempio, il diritto di valutare l'efficienza e la coerenza dell'esperienza svolta con il proprio percorso di studi). Il Ministero pubblicherà nuove linee guida per i tirocini. In base al Decreto n. 62/2017, la partecipazione a questi percorsi è uno dei requisiti obbligatori per l'ammissione all’esame finale. Questa disposizione si applicherà a partire dall'anno scolastico 2019/2020. 

Materie e numero di ore

I piani di studio per ogni liceo indicano il monte orario annuale obbligatorio per ogni materia. L'orario settimanale è calcolato su una media di 33 settimane l'anno. Un'ora di lezione è considerata di 60 minuti; tuttavia, le scuole possono decidere di organizzare lezioni di durata inferiore, purché venga rispettato il monte orario annuale obbligatorio stabilito per ogni materia.

I piani di studio per ogni tipo di liceo, indirizzo o opzione, sono pubblicati negli allegati da B a G del DPR 89/2010.

Metodi di insegnamento e materiali didattici

La libertà d’insegnamento è un principio stabilito dalla Costituzione italiana (art. 33), e da esso discende la libertà di scelta metodologica dei docenti. La scelta e l’utilizzazione dei metodi e materiali didattici deve essere coerente con il Piano triennale dell'offerta formativa (PTOF) della scuola che, a sua volta, deve essere progettato in coerenza con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studio determinati a livello nazionale.

In generale la progettazione didattica prevede un lavoro a livello di dipartimenti, per definire gli obiettivi disciplinari relativi alle varie annualità in ciascuna disciplina, o area disciplinare, e a livello di Consiglio di classe per definire gli obiettivi trasversali. Per quanto riguarda la didattica, nell’ultimo decennio sono state sviluppate alcune attenzioni: alla prevenzione e contrasto ella dispersione, al metodo di studio, al potenziamento e al recupero, così come è aumentato l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le scuole sono generalmente dotate della palestra, della biblioteca, dei laboratori scientifici e informatici, nonché di altri laboratori a seconda della specificità situazioni dei percorsi di studio delle singole scuole.

Le scuole possono adottare i libri di testo. L’adozione non è obbligatoria per gli insegnanti e per le scuole. La procedura per l’adozione prevede che gli insegnanti scelgano i libri di testo, così come i materiali didattici per le classi in cui insegnano. Gli insegnanti poi sottopongono la propria scelta al Collegio dei docenti che formalmente adotta i libri. Gli insegnanti possono confermare i libri di testo adottati l’anno precedente, o possono adottarne di nuovi. In questo caso, i libri possono essere in versione digitale o mista (per versione mista si intende una versione cartacea, cartacea e digitale o totalmente digitale, tutte accompagnate da contenuti digitali integrativi). In ogni caso, i libri di testo e i materiali didattici devono essere coerenti con il curricolo, con il PTOF della scuola e nel rispetto dei limiti generali di spesa.

I libri non sono gratuiti. Ogni anno, il Ministero stabilisce il prezzo massimo della dotazione libraria necessaria per ciascun anno, all’interno del quale i docenti debbono operare le proprie scelte. Fra le misure introdotte per aiutare le famiglie a limitare i costi per l’acquisto dei libri, ci sono anche l’affitto e il comodato, così come il rimborso parziale delle spese.

Inoltre, le scuole possono creare, per specifiche materie, i propri materiali didattici che gli alunni utilizzeranno come libri di testo. Gli insegnanti elaborano tali materiali durante le ore di lezione e in collaborazione con altri insegnanti anche di altre classi e con gli studenti. Il lavoro viene svolto sotto la supervisione di un insegnante che assicura la qualità scientifica e didattica del prodotto. Le scuole devono registrare il proprio lavoro, ottenere la relativa licenza e inviare i materiali creati al ministero entro la fine dell’anno scolastico, al fine di condividere e distribuirli gratuitamente ad altre scuole statali.

Normativa di riferimento

Legge 28 marzo 2003, n. 53 (riforma del sistema di istruzione, alternanza scuola-lavoro)

Legge 30 ottobre 2008, n. 169 (Cittadinanza e Costituzione)

DPR 15 marzo 2010, n. 89 (riorganizzazione dei licei)

DM 22 agosto 2007, 139 (competenze obbligo di istruzione)

Decreto Ministeriale 7 ottobre 2010, n. 211 (Indicazioni nazionali per i licei)

Legge 6 agosto 2008, n. 133 (libri di testo)

DM 8 aprile 2009, n. 41 (libri di testo)

Decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179 (libri di testo)

DM 27 settembre 2013, n. 781 (libri di testo)

Legge 13 luglio 2015, n. 107 (riforma del sistema di istruzione, alternanza scuola-lavoro)