Le politiche scolastiche nazionali in relazione alla dimensione europea prendono avvio da due principali documenti direttivi:
- L'Europa dell'istruzione. Sviluppo e promozione della dimensione europea dell'educazione (direttiva del 21 giugno 2004)
- Più scuola in Europa, più Europa nella scuola (direttiva del 21 giugno 2007).
Il primo documento ha avviato un processo che, nel rispetto delle diverse esperienze locali e dell’autonomia, sostiene azioni volte alla costruzione di uno spazio europeo dell’educazione e della formazione.
La direttiva del 2007 da una parte si muove in linea di continuità con la precedente direttiva del 2004 e dall’altra conferisce un nuovo impulso all’azione, delineando una rinnovata strategia che punta al rafforzamento della collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea e del Parlamento europeo, oltre che con le istituzioni locali. Si incoraggia così la costruzione, a livello regionale, di piani territoriali integrati di intervento, per attuare iniziative di formazione in servizio di tutto il personale della scuola, elaborare percorsi curricolari disciplinari e trasversali in chiave europea, valorizzare i piani dell’offerta formativa a dimensione europea e internazionale.
La mobilità degli studenti e del personale dell’istruzione avviene principalmente nell’ambito del Programmi europei, come Socrates, LLP e ora Erasmus+.