Accessibilità geografica
La Costituzione della repubblica italiana (artt. 33-34) stabilisce che lo Stato ha il dovere di rendere possibile la frequenza della scuola a tutti i giovani residenti sul territorio nazionale, indipendentemente dalla collocazione geografica del luogo di residenza e dalle condizioni socio-economiche individuali.
Le amministrazioni statali centrali e periferiche, le amministrazioni regionali, provinciali e locali sono coinvolte nel raggiungimento di questo fine e devono provvedere alla istituzione e al funzionamento in tutto il territorio nazionale, in relazione all'età degli alunni, alla configurazione geografica dell’ambiente e alle condizioni sociali delle famiglie.
Per favorire la frequenza scolastica da parte di tutti e realizzare il diritto allo studio di ciascuno, la normativa prevede servizi e sostegni di vario tipo. Tra questi il servizio di trasporto scolastico, la cui organizzazione per quanto riguarda l’istruzione primaria è di competenza dei Comuni secondo i criteri stabiliti dalle leggi regionali sul diritto allo studio.
Condizioni di ammissione e scelta della scuola
L'istruzione primaria è obbligatoria e l’età anagrafica è il criterio prioritario di riferimento per l’iscrizione. Perciò, le bambine e i bambini che compiono i 6 anni entro il 31 dicembre dell'anno scolastico di riferimento hanno l'obbligo di iscrizione al primo anno della scuola primaria. Su richiesta delle famiglie, possono essere iscritti anticipatamente le bambine e i bambini che compiono i 6 anni entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento (per es. per l'anno scolastico 2021/2022, entro il 30 aprile 2022). Tuttavia, il Ministero raccomanda i genitori di avvalersi anche delle indicazioni e degli orientamenti forniti dai docenti delle scuole dell’infanzia frequentate dai propri figli (DPR 89/2009). L'iscrizione posticipata non è ammessa, eccettuato per motivi di salute o altri gravi impedimenti (D.lgs 297/1994).
Gli alunni stranieri si iscrivono alla scuola primaria alle stesse condizioni dei bambini italiani e vengono inseriti nelle classi in base alla loro età anagrafica. Tuttavia, il corpo docente può prendere in considerazione altri elementi, quali l’ordinamento degli studi del paese di provenienza, il percorso di studi seguito in precedenza, l’accertamento del livello di preparazione (DPR 394/1999).
Gli alunni esterni, ossia che frequentano la scuola familiare o una scuola privata non paritaria, che si iscrivono dal secondo anno in poi alla scuola primaria, devono sostenere un esame di idoneità prima dell'inizio dell'anno scolastico. La scelta della scuola da parte delle famiglie è libera. I genitori possono iscrivere l’alunno alla scuola del territorio di appartenenza o ad altra istituzione scolastica scelta, per es., in base all’offerta formativa o agli orari di funzionamento. Tuttavia, limitazioni possono essere stabilite in relazione alle capacità ricettive delle strutture edilizie o agli organici assegnati alle singole scuole. Le scuole accolgono le domande di iscrizione, entro il limite massimo dei posti disponibili. In caso il numero delle richieste superi tali disponibilità, la scuola accoglie le domande sulla base dei criteri stabiliti dai Consigli di istituto, resi pubblici prima delle iscrizioni. Dato che si tratta di un livello obbligatorio di istruzione, deve essere comunque garantito a tutti il diritto allo studio, attraverso forme di coordinamento a livello territoriale fra scuole ed Enti locali.
Livelli di età e gruppi di alunni
La scuola primaria dura 5 anni e, in genere, è frequentata da bambini di età compresa fra 6 e 11 anni.
Gli alunni sono organizzati in classi formate di norma in base all’età anagrafica. Tuttavia, è possibile la formazione di raggruppamenti diversi, con alunni di classi diverse, in relazione alle attività da svolgere e agli obiettivi da perseguire. La classe è formata da un minimo di 15 alunni e un massimo di 26-27 alunni. Questi limiti possono essere variati entro il limite del 10%. Di norma il numero massimo di bambini per classe è ridotto a 20 nel caso siano presenti alunni bisogni educativi speciali dovuti a disabilità. Nelle scuole operanti nei comuni montani o nelle piccole isole, il numero minimo di alunni per la costituzione di una classe è ridotto a 10. Se la popolazione scolastica è così esigua da non poter formare classi distinte per età, è possibile la costituzione delle pluriclassi, ossia classi che raggruppano più classi di alunni con età diverse. Le pluriclassi hanno un minimo di 8 e un massimo di 18 alunni. I docenti che operano nelle pluriclassi devono progettare e realizzare attività diversificate in relazione alle varie classi che compongono la pluriclasse.
Gli insegnanti nella scuola primaria sono generalisti. Il numero di insegnanti per classe varia in base all'organizzazione oraria. Nelle classi funzionanti con gli orari settimanali di 24, 27 o 30 ore, è previsto, di norma, l'impiego di un solo insegnante per classe, eventualmente affiancato da altri docenti per l’insegnamento della lingua inglese e della religione cattolica. La presenza di due insegnanti, non in compresenza, è prevista per le classi funzionanti su 40 ore settimanali. Generalmente gli insegnanti rimangono con la stessa classe per tutta la durata della scuola primaria (DPR 89/2009).
Organizzazione dell'anno scolastico
Il Ministero definisce ogni anno le scadenze per lo svolgimento degli esami conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione e il calendario delle festività a rilevanza nazionale, che si applica a tutti i livelli di istruzione. Le singole Regioni determinano il calendario scolastico (inizio e fine delle lezioni, periodi di chiusura delle scuole in coincidenza delle festività nazionali, altri periodi di vacanza) per adattarlo alle esigenze del proprio territorio. Ogni anno, il Ministero pubblica sul proprio sito un prospetto riassuntivo dei calendari regionali (D.Lgs. 297/1994, Costituzione).
L’anno scolastico ha inizio il 1° settembre e termina il 31 agosto. Le attività didattiche, comprensive anche degli scrutini e degli esami, nonché delle attività di aggiornamento del personale, si svolgono nel periodo compreso tra il 1° settembre e il 30 giugno, in base ai calendari regionali. Allo svolgimento delle lezioni devono essere assegnati almeno 200 giorni l'anno. Ai fini della valutazione degli alunni, l’anno scolastico può essere suddiviso in due o tre periodi, con decisione del Collegio dei docenti valida per tutte le classi della stessa scuola.
A livello centrale viene definito il monte orario minimo e massimo delle attività didattiche (DPR 89/2009). L’orario di insegnamento può essere organizzato in base alle seguenti opzioni:
- orario di 24 ore settimanali;
- orario di 27 ore settimanali fino a 30 ore settimanali (escluso il tempo da dedicare agli eventuali pasti);
- orario di 40 ore settimanali, comprensive della mensa, corrispondente al modello del 'tempo pieno'.
Le famiglie esprimono la preferenza per l'orario al momento dell'iscrizione. L'attivazione delle classi funzionanti con l'orario fino a 30 ore o 40 ore è subordinata alla disponibilità di organico e di servizi idonei, nonché alla presentazione di un numero di richieste sufficienti a costituire la classe.
Orario settimanale e giornaliero
L’orario settimanale e giornaliero, con la distribuzione delle attività nei vari giorni della settimana e nelle fasce antimeridiana e pomeridiana, viene stabilito dalla scuola, in particolare dal Consiglio di istituto e poi dal Collegio dei docenti.
Le lezioni devono essere distribuite su un minimo di 5 giorni a settimana. In molte scuole primarie le lezioni sono organizzate dal lunedì al venerdì, ma alcune scuole prevedono anche un modello orario su sei giorni, comprensivo del sabato.
Le scuole, sulla base della loro autonomia, possono adottare soluzioni flessibili, in base alle richieste delle famiglie, alle disponibilità di organico, alle strutture e ai servizi funzionanti. Il Consiglio di istituto, inoltre, può deliberare di distribuire il monte orario annuale complessivo del curricolo anche in forma diversificata nelle diverse settimane dell’anno scolastico, ferma restando l’articolazione delle lezioni in non meno di cinque giorni settimanali.
L'accoglienza extrascolastica degli alunni prima o dopo le lezioni è un servizio gestito dai Comuni ed è condizionato dalle richieste dell'utenza e dalla disponibilità, finanziaria e di personale, delle Amministrazioni locali.
Le tabelle di seguito, riportano due esempi di orari organizzati sugli orari di 27 e 40 ore settimanali su 5 giorni. Gli esempi non sono esaustivi rispetto alla varietà di soluzioni che le scuole possono adottare.
Tabella A – Orario di 27 ore settimanali:
Pre-scuola | Durata delle lezioni* | Pausa pranzo | Durata delle lezioni* | Post-scuola | |
---|---|---|---|---|---|
Lunedì | 7.30-8.00 | 8.00-12.30 | - | - | - |
Martedì | 7.30-8.00 | 8.00-12.30 | - | - | - |
Mercoledì | 7.30-8.00 | 8.00-12.30 | 12.30-13.15 | 13.15-16.00 | 16.00-17.00 |
Giovedì | 7.30-8.00 | 8.00-13.00 | - | - | - |
Venerdì | 7.30-8.00 | 8.00-12.30 | 12.30-13.15 | 13.15-16.00 | 16.00-17.00 |
Sabato | - | - | - | - | - |
* le colonne 'Durata delle lezioni' comprendono il tempo dedicato alle pause e al gioco
Tabella B – Orario di 40 ore settimanali
Pre-scuola | Durata delle lezioni* | Pausa pranzo | Durata delle lezioni* | Post-scuola | |
---|---|---|---|---|---|
Lunedì | 7.30-8.15 | 8.15-12.15 | 12.15-13.00 | 13.00-16.15 | 16.15-17.00 |
Martedì | 7.30-8.15 | 8.15-12.15 | 12.15-13.00 | 13.00-16.15 | 16.15-17.00 |
Mercoledì | 7.30-8.15 | 8.15-12.15 | 12.15-13.00 | 13.00-16.15 | 16.15-17.00 |
Giovedì | 7.30-8.15 | 8.15-12.15 | 12.15-13.00 | 13.00-16.15 | 16.15-17.00 |
Venerdì | 7.30-8.15 | 8.15-12.15 | 12.15-13.00 | 13.00-16.15 | 16.15-17.00 |
Sabato | - | - | - | - | - |
* le colonne 'Durata delle lezioni' comprendono il tempo dedicato alle pause e al gioco