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EACEA National Policies Platform:Eurydice
National reforms in vocational education and training and adult learning

Italy

14.Italia:Riforme in corso e sviluppi nelle politiche educative

14.3National reforms in vocational education and training and adult learning

Last update: 14 March 2022
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2022

Esami conclusivi del I e II ciclo di istruzione – misure specifiche per l'anno scolastico 2021/2022

Il 31 gennaio 2022, il Ministero dell'istruzione ha reso note le bozze di ordinanze relative agli esami conclusivi del I e del II ciclo di istruzione.

Le misure prese tengono conto delle difficoltà che gli studenti hanno incontrato anche per questo anno scolastico a causa della pandemia da Covid-19.

Primo ciclo di istruzione: gli studenti sosterranno due prove scritte, anziché tre, e un colloquio. Le due prove scritte mirano a verificare le competenze in italiano e nell'ambito logico-matematico, mentre il colloquio verte su tutte le materie curricolari. Le prove sono predisposte dalla commissione d'esame. 

La partecipazione alle prove nazionali standardizzate non costituisce requisito necessario per l'ammissione.

Secondo ciclo: gli studenti sosterranno due prove scritte, anziché tre, e un colloquio. La prima prova di italiano è a carattere nazionale. La seconda prova mira a verificare le competenze in una delle materie caratterizzanti l'indirizzo di studio ed è predisposta dalla commissione d'esame. Il colloquio verifica le competenze dello studente nelle materie curricolari.

La partecipazione alle prove nazionali standardizzate e ai Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento (PCTO) non costituisce requisito necessario per l'ammissione all'esame.  

Il Ministero dell'istruzione ha pubblicato i testi definitivi delle Ordinanze il 14 marzo 2022.

2021

Misure urgenti per la ripresa in sicurezza delle attività per l'anno scolastico e accademico 2021/2022

Il 6 agosto 2021 è stato approvato dal Governo il DL n. 111, contenente le misure urgenti da adottare per l'anno scolastico e accademico 2021/2022 per contrastare i contagi da Covid-19.

Il decreto sarà discusso in Parlamento e dovrà essere approvato e convertito in legge entro il 9 ottobre. In caso di approvazione e di conversione in legge, le misure in esso contenute si applicheranno fino al termine dell'emergenza, a oggi fissato per il 31 dicembre 2021.

Il 10 settembre il Governo ha approvato il DL n. 122 che amplia l'applicazione del decreto precedente.

Le misure contenute nei decreti si applicano a tutti gli istituti di sistemi di istruzione e formazione statale e regionale.

I Decreti stabiliscono che:

  • non saranno svolte attività di didattica a distanza; sono possibili deroghe a livello regionale o comunale esclusivamente per le scuole che si trovino nelle zone rosse o arancioni secondo i criteri stabiliti a livello nazionale;
  • a tutti i livelli scolastici, il personale e gli studenti, ad eccezione dei bambini di età inferiore ai 6 anni e di coloro che ne sono esonerati per motivi certificati, devono indossare la mascherina;
  • tutti devono mantenere la distanza interpersonale di almeno 1 metro e non è consentito l'accesso a chi ha una temperatura corporea superiore a 37,5° C;
  • il personale docente e non docente deve essere munito della certificazione verde, ossia il documento che certifica o la vaccinazione contro il SARS-CoV-2 o la guarigione dall'infezione o la risposta negativa al tampone;
  • l'esibizione della certificazione verde è obbligatoria per tutti coloro che accedono alle scuole come visitatori esterni, compresi i genitori.

Il Green pass non è obbligatorio per coloro che sono esonerati dalla campagna vaccinale per motivi certificati.

2020

Il Decreto sulla Scuola

Durante l’emergenza Covid-19 è stato approvato il “Decreto sulla scuola” (Decreto legge 8 aprile 2020 n. 22), successivamente convertito in legge il 6 giugno 2020, per permettere di concludere regolarmente l’anno scolastico in corso. Il provvedimento disciplina gli esami di Stato conclusivi del I e del II ciclo di istruzione, la valutazione finale degli alunni, la conclusione dell’anno scolastico 2019/2020 e l’avvio del 2020/2021, le procedure concorsuali straordinarie per la Scuola secondaria di I e II grado.

Sintesi del provvedimento

Esami di Stato e valutazione finale degli alunni

Il decreto contiene il quadro normativo per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi del I e II ciclo e per la valutazione finale degli alunni per l’anno scolastico 2019/2020.  Le scuole operano sulla base di Ordinanze emanate dal Ministero (O.M. n. 9 del 16 maggio 2020 - O.M. n. 10 del 16 maggio 2020 - O.M. n. 11 del 16 maggio 2020).

La valutazione finale avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto nel corso dell’anno, in presenza e a distanza. Gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche con voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma per chi è ammesso con insufficienze o, comunque, con livelli di apprendimento non pienamente raggiunti sarà predisposto dai docenti un piano individualizzato per recuperare. L’integrazione degli apprendimenti avrà inizio a partire dal mese di settembre e potrà proseguire, se necessario, durante tutto l’anno scolastico 2020/2021. La possibilità di non ammettere all’anno successivo è prevista solo in casi molto specifici.

L’Esame di Stato del I ciclo coincide con la valutazione finale da parte del Consiglio di classe, che terrà conto anche di un elaborato prodotto dall’alunno su un argomento concordato con gli insegnanti, che verrà consegnato e discusso online dagli studenti.  La valutazione finale terrà conto di tutto il percorso fatto dallo studente. Sarà possibile conseguire la lode. Tutte le operazioni relative all’esame dovranno essere concluse entro il 30 giugno.

Mentre per l’esame di Stato del II ciclo, che avrà inizio il 17 giugno, è prevista solo una prova orale in presenza (a meno che le condizioni epidemiologiche non lo consentano e con specifiche deroghe per casi particolari) davanti a una commissione composta da sei membri interni e un Presidente esterno. I crediti e il voto finale si baseranno sul percorso realmente fatto dagli studenti. Si potrà ottenere la lode.

Alunni con disabilità

I dirigenti scolastici, sulla “base di specifiche e motivate richieste da parte delle famiglie degli alunni con disabilità”, tenuto conto della particolarità di questo anno scolastico, dopo aver sentito i Consigli di classe e il parere del Gruppo di lavoro per l'inclusione della loro scuola, potranno consentire “la reiscrizione dell'alunno al medesimo anno di corso frequentato nell'anno scolastico 2019/2020”. Questo consentirà di recuperare il mancato conseguimento degli obiettivi didattici e inclusivi per l'autonomia, stabiliti nel Piano educativo individualizzato.

Valutazione nella scuola primaria

Dall’anno scolastico 2020-21 nella scuola primaria saranno reintrodotti i giudizi descrittivi al posto dei voti in decimi. Le scuole riceveranno scuole le indicazioni operative attraverso una Ordinanza del Ministero dell’istruzione.

Supplenti: le graduatorie diventano provinciali e digitali

Le graduatorie dei supplenti saranno aggiornate, diventeranno digitali e saranno predisposte per provincia e non per istituto. Si tratta di un nuovo modello per assegnare le supplenze più velocemente.La presentazione delle domande sarà informatizzata per ridurre i tempi e rendere il processo più efficiente anche a vantaggio degli insegnanti e degli studenti.

Percorsi abilitanti per diventare insegnanti

Sarà istituito un Tavolo di confronto, presieduto dal Ministro, per dare il via periodicamente ai percorsi abilitanti e per fare chiarezza sul percorso per diventare insegnanti. Ciò permetterà ai giovani neo-laureati di avere un percorso di formazione adeguata per accedere all’insegnamento. 

Edilizia scolastica

Il provvedimento permette, fino al 31 dicembre 2020,  ai Sindaci e ai Presidenti delle Province e delle Città metropolitane di operare con poteri commissariali. Gli Enti locali avranno quindi la possibilità di garantire interventi rapidi da realizzare in tempo per l’inizio del prossimo anno scolastico.

Separazione dei Ministeri

Il 9 gennaio 2020 il governo ha emanato il decreto-legge n. 1 con il quale sono stati istituiti il Ministero dell’istruzione e il Ministero dell’università e della ricerca (MUR) che hanno sostituito il MIUR.

Il Decreto è entrato in vigore il 10 gennaio e deve essere convertito in legge dal Parlamento perché i suoi effetti non decadano. Il Senato ha approvato il testo del decreto con modificazioni il 28 febbraio e il testo è passato ora alla Camera per l’approvazione definitiva che è attesa entro metà marzo.

Il Decreto elenca le funzioni dei due Ministeri. Il Ministero dell’istruzione è competente per il coordinamento e la promozione del sistema integrato per i bambini fino a 6 anni di età, per l’istruzione scolastica, la formazione professionale e l’istruzione tecnica superiore. Il Ministero dell’università e della ricerca è responsabile del settore dell’istruzione superiore, università e Afam e della ricerca scientifica. L’organizzazione dei due ministeri sarà regolamentata con successivo decreto; nel frattempo l’organizzazione segue l’attuale assetto.